Il credito d’imposta è pari al 50% dell’importo pagato a titolo di saldo IMU 2021 per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 presso i quali è gestita la relativa attività ricettiva.
La categoria catastale D/2 si riferisce ad Alberghi e pensioni (con fine di lucro). Appartengono a questa classe anche i villaggi turistici.
Ai fini del diritto al credito d’imposta, è necessario che siano rispettate congiuntamente le seguenti due condizioni:
- i proprietari degli immobili D/2 siano anche gestori delle attività ivi esercitate
- l’attività svolta deve aver subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel periodo indicato di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo del 2019.
La misura di favore si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, e successive modifiche.
Tenuto conto della persistente incertezza economica e delle stringenti misure nazionali volte a limitare la diffusione del virus, Bruxelles, insieme alla proroga del regime, ha deciso di aumentare i massimali per gli importi limitati di aiuti concessi nell’ambito del Quadro temporaneo.
I nuovi massimali sono pari a:
- 225.000 euro per impresa operante nella produzione primaria di prodotti agricoli (in precedenza, 100.000 euro),
- 270.000 euro per impresa operante nel settore della pesca e dell’acquacoltura (precedentemente, 120.000 euro),
- 1,8 milioni di euro per le imprese in tutti gli altri settori (in precedenza, 800.000 euro).
Come in passato, questi aiuti possono essere combinati con aiuti “de minimis“ fino a 200.000 euro per impresa nell’arco di tre esercizi finanziari, a condizione che siano rispettati i requisiti delle relative norme “de minimis“.